

L'enorme e crescente massa di dati prodotta e utilizzabile grazie alla trasformazione digitale potrebbe essere una straordinaria risorsa di giustizia sociale, se solo non fosse controllata da pochi. Giulio De Petra ci invita a chiederci anzitutto: a chi appartengono i dati che produciamo? La riappropriazione dei dati per fini di utilità sociale è possibile con un diverso approccio alla innovazione digitale, opposta alla concentrazione monopolistica della conoscenza e a processi di innovazione guidati dall’offerta.
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La piattaforma NuoviEquilibri e le prime parole della Scuola per la giustizia sociale e ambientale sono state realizzate grazie al sostegno di: